Sterilizzazione sì o no? Sono moltissimi i proprietari di cani e gatti che si trovano ad affrontare questa scelta. Per aiutarli a prendere la decisione giusta, abbiamo pensato di raccogliere alcune delle domande più frequenti che ci pongono i nostri clienti.
Prima di parlarne però, vogliamo ricordare che il termine “sterilizzazione” indica generalmente 3 diversi tipi di intervento:
Occupandoci in questo articolo solo del mondo femminile, ci riferiremo unicamente agli ultimi due interventi.
Perché dovrei sterilizzare la mia gatta o la mia cagna?
Fino a qualche anno fa si credeva che la sterilizzazione fosse utile solo al fine di prevenire le nascite indesiderate, soprattutto per quanto riguardava cani e gatti randagi.
Oggi invece, oltre che per la lotta al randagismo si è capito che la sterilizzazione è importante in ottica preventiva: soprattutto nelle cagne permette di ridurre drasticamente (di quasi il 90%) la possibilità di incorrere in tumore della mammella, tumore dell’utero e altre infezioni. Quasi tutte le pazienti più anziane, che vengono portate in clinica con queste patologie, sono infatti non sterilizzate e va detto che curarle, quando ormai sono presenti altre infezioni, disfunzioni renali o soffio al cuore, è molto più rischioso rispetto ad un intervento di sterilizzazione eseguito quando l’animale è giovane e in salute.
A quale età dovrei sterilizzare la mia cagna?
Il momento giusto per sterilizzare una cagna è al completamento dello sviluppo fisico, stando però attenti a non aspettare troppo! La sterilizzazione a scopo preventivo (per allontanare cioè il rischio di incorrere nelle malattie di cui abbiamo parlato prima) deve infatti essere eseguita prima che entrino in circolo quegli ormoni che andrebbero a stimolare altri apparati come mammella e utero.
In linea generale la sterilizzazione dovrebbe essere eseguita dopo 2/3 calori, intorno ad 1 anno di età. Esistono però alcune differenze tra i cani di piccola taglia e quelli di taglia medio/grande. Le cagnoline di piccola taglia di sviluppano molto precocemente e arrivano ad essere completamente formate prima dell’anno; quelle di taglia grande o gigante, invece, si sviluppano più lentamente: per un completo sviluppo fisico possono essere necessari anche 18 mesi e di conseguenza è opportuno spostare dopo questo momento la data della sterilizzazione.
E per le gatte vale la stessa cosa?
No! Fissare la data di sterilizzazione per le gatte è molto più semplice; questi animali si sviluppano molto rapidamente e la rimozione di ovaie e utero avviene intorno ai 6/7 mesi d’età. In alcuni casi, soprattutto per le gatte che hanno accesso all’esterno e che potrebbero rimanere incinte, è possibile anticipare la data ai 6 mesi.
È vero che prima della sterilizzazione andrebbe fatta fare almeno una cucciolata?
A meno che il vostro animale sia particolarmente pregiato e vogliate fargli fare dei cuccioli, la risposta è no! Anzi, possiamo definire questa convinzione una vera e propria leggenda metropolitana. La maternità non porta nessun beneficio per la salute di cani e gatti (anzi, abbiamo visto che è proprio la sterilizzazione a farlo) e non possiamo certo dire che gli animali sentano la necessità di sperimentare questa condizione.
Cani e gatto soffrono con la sterilizzazione?
Gli interventi di rimozione di ovaie e utero sono cambiati molto nel corso degli anni. La sterilizzazione è diventata un intervento di routine, eseguito tra l’altro in day hospital: gattine e cagnoline entrano in clinica il mattino dell’operazione, per tornare a casa ad una “vita normale” già la sera stessa. Questo è possibile grazie ad un controllo del dolore peri-operatorio e in particolare grazie all’utilizzo di farmaci oppioidi, una categoria di farmaci ampiamente studiata in medicina umana, da qualche anno disponibile anche in veterinaria. Gli oppioidi consentono di “pre-medicare” l’animale per prepararlo al meglio all’operazione: vengono somministrati nella fase che precede l’anestesia per un effetto analgesico totale, che tranquillizza l’animale ancora prima che inizi l’intervento vero e proprio. Come possiamo esserne sicuri? Grazie all’elettrocardiogramma: anche quando iniziano le manualità chirurgiche il battito cardiaco dei nostri pazienti rimane invariato e questo significa che non stanno provando né dolore né ansia.
Quali sono gli effetti collaterali della sterilizzazione?
Gli effetti collaterali della sterilizzazione di cagne e gatte possono essere sostanzialmente 2:
La diminuzione del metabolismo è un effetto collaterale piuttosto comune: dopo l’operazione cagne e gatte tendono ad ingrassare. Si tratta però di una tendenza assolutamente contrastabile con la diminuzione delle razioni di cibo, con l’utilizzo di crocchette specifiche e con l’aumento dell’attività motoria.
L’incontinenza urinaria, che può essere transitoria o duratura, è invece una complicanza assolutamente rara. Anche in questo caso, comunque, esiste una terapia.
Cani e gatti cambiano carattere dopo la sterilizzazione?
Anche questa, è una domanda che ci viene fatta spessissimo prima di un intervento di sterilizzazione. In riferimento a questo articolo, in cui abbiamo parlato di cagne e gatte, la risposta corretta è no. Vogliamo però ricordare che nei maschi la situazione è un po’ diversa: in alcuni casi infatti la castrazione può aiutare cani e gatti a diventare più socievoli e meno competitivi.
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