Tumori mammari del cane: cause, sintomi e l’intervento di mastectomia

I tumori alla mammella sono le seconde neoplasie più ricorrenti nei cani dopo i tumori cutanei. Possono essere sia di natura benigna che maligna in egual misura: in circa il 50% dei casi di tratta di neoplasie benigne e nel restante 50% dei casi si tratta di neoplasie maligne. 

 


I tumori mammari benigni sono solitamente a crescita moderata ovvero aumentano di volume molto lentamente nel tempo. Al contrario, i tumori alla mammella di origine maligna sono particolarmente aggressivi e tendono a crescere molto velocemente, infiltrandosi nei tessuti circostanti e dando origine a metastasi in organi come polmoni, reni, cuore, fegato, ossa, cute e cervello. 

 

 


Cause dei tumori alle mammelle nei cani


Nelle cagne non ovariectomizzate le neoplasie mammarie sono in assoluto le più comuni, rappresentando circa il 50% di tutti i tumori. Ciò avviene perché questo tumore è ormono-dipendente, ovvero è influenzato dagli ormoni ovarici responsabili del normale sviluppo mammario, come gli estrogeni e il progesterone.

 


La durata dell’esposizione a questi ormoni prodotti dalle ovaie è direttamente proporzionale alla possibilità di formazione di un tumore mammario nel cane: il rischio di sviluppare il cancro alla mammella per una cagna sterilizzata prima della pubertà si aggira attorno allo 0,05%, quando la sterilizzazione avviene prima del secondo calore si parla di un 8%, mentre se l’ovariectomia viene eseguita dopo il secondo calore si passa al 26%. Successivamente l’effetto della sterilizzazione sull’incidenza dei tumori alle mammelle diventa praticamente nullo.


Com’è facilmente intuibile, i tumori mammari nei cani femmina possono essere prevenuti tramite l’asportazione delle ovaie: l’intervento di ovariectomia eseguito prima del primo calore riduce drasticamente il rischio di insorgenza di tumori alla mammella nei cani di sesso femminile.

 


Sebbene le neoplasie alle mammelle nei cani possano svilupparsi a qualsiasi età, i soggetti più predisposti allo sviluppo di un tumore mammario sono le femmine non sterilizzate di età compresa tra i 5 e i 10 anni, con maggiore incidenza nelle cagne più anziane.

 


Secondo recenti studi, anche l’utilizzo di progestinici per prevenire il calore può influenzare in modo notevole lo sviluppo di neoplasie maligne alla mammella nei cani di sesso femminile. Inoltre tra le cause dei tumori mammari del cane è stata riscontrata anche l’obesità, soprattutto se questa condizione si constata nei primi anni di vita dell’animale.

 


Al contrario di quanto si possa pensare, i tumori mammari si sviluppano anche nel cane maschio, solitamente in concomitanza con anomalie ormonali. Quando viene riscontrata una neoplasia alla mammella in un cane maschio, nella maggior parte dei casi si tratta di una formazione maligna.

 

 


Sintomi dei tumori mammari del cane


Le neoplasie mammarie nei cani si manifestano con la comparsa in loco di noduli che possono essere singoli o multipli, localizzati all’altezza di una sola mammella oppure su diverse. 

 


I noduli tendono a crescere progressivamente di volume per cui possono essere preventivamente individuati attraverso la palpazione durante le visite veterinarie di routine oppure, in un secondo momento, possono diventare visibili ad occhio nudo.

 

 

 

Cura e trattamento dei tumori alle mammelle nei cani: l’intervento di mastectomia


Quando viene riscontrata una neoplasia mammaria nel cane il trattamento di elezione è la chirurgia, ad eccezione dei soggetti in cui il tumore risulta inoperabile. Nei casi di neoplasie trattabili chirurgicamente, è fondamentale intervenire rapidamente e procedere con l’asportazione della massa: un intervento tempestivo aumenta infatti le possibilità di guarigione completa e riduce la probabilità di complicazioni.

 


Prima di procedere all’intervento di mastectomia, però, è necessario eseguire alcuni esami che permettano di stabilire le condizioni di salute generali del paziente e individuino la presenza di eventuali metastasi. 

 


La chirurgia delle neoplasie mammarie nel cane prevede l’asportazione della mammella con formazione neoplastica e di eventuali altre sezioni adiacenti: il grado di escissione viene valutato dal chirurgo a seconda del caso preso in analisi. Solitamente durante l’intervento di mastectomia viene eseguita anche la sterilizzazione, procedura vivamente consigliata per la salvaguardia della salute della cagna.

 


Successivamente all’asportazione chirurgica è consigliato eseguire un esame istologico sul tessuto prelevato al fine di confermare la diagnosi, determinare la natura del tumore e valutarne in grado di malignità.

 


Dopo l’intervento di asportazione della neoplasia è necessario che il cane venga sottoposto a visite periodiche, così da monitorare lo sviluppo di eventuali recidive.

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